Dopo aver costruito e sperimentato un nuovo metodo di intervisione insieme ad un gruppo di colleghi e amici, il Dr. Rosso e la Dr.ssa Daneo, vorrebbero proporlo come modalità di supervisione per un gruppo di
giovani colleghi che si siano specializzati in scuole di psicoterapia ad orientamento psicoanalitico.
Il primo obiettivo della proposta è cercare di mescolare persone con percorsi formativi diversi, perché pensiamo possa essere un grande arricchimento, e poi fornire loro uno spazio di supporto alla professione che sia più accessibile. Inoltre la caratteristica della gruppalità ci sembra un valore aggiunto che permette ulteriori elaborazioni e contenimenti delle angosce.
Il Metodo di riferimento
Il metodo che useremo nasce da una mescolanza e contaminazione “un po’ eretica” di due proposte teoriche appartenenti alla letteratura psicoanalitica.
La prima ispirazione è la tecnica dei Weaving Thoughts (Norman e Salomonsson, 2005).
Si tratta dell’esposizione diretta ai membri del gruppo del materiale clinico, senza fornire prima la storia, l’anamnesi e la diagnosi del paziente. Anche se i membri del gruppo possono fare domande, il presenter cerca di resistere e non risponde. In questo modo si entra direttamente nel qui ed ora del materiale della seduta. Solo alla fine della lettura, il gruppo inizia ad intervenire, e gli interventi devono limitarsi rigorosamente ad associazioni, ipotesi, liberi pensieri, che non devono mai trasformarsi in giudizi o valutazioni sull’operato del terapeuta. I partecipanti cercano di riflettere sul materiale “senza memoria e senza desiderio” come suggerisce Bion, mentre associano con il più possibile di attenzione sospesa.
L’altra ispirazione viene dal metodo di supervisione proposto da Haydee Faimberg, sull’ “Ascolto dell’ascolto”.
In questo caso la seduta viene scritta e letta spezzettata in diversi segmenti. La sospensione tra una
pagina e l’altra del materiale deve avvenire prima dell’intervento del terapeuta per stimolare la discussione sul tipo di ascolto che è in atto nel terapeuta e su quali assunti di base e presupposti teorici guidano il suo
intervento.
Il nuovo Metodo di Supervisione
Arriviamo alla nostra proposta quindi:
chi presenta porta una seduta senza fornire anamnesi, diagnosi, dettagli di contesto, neanche età o sesso, e divide la seduta in brevi segmenti, stampati proprio su pagine diverse, possibilmente interrompendo prima dell’intervento del terapeuta. Alla fine di ogni singolo segmento il gruppo condivide associazioni, intuizioni, idee, sogni…ecc e il presenter deve tacere e resistere alla tentazione di aggiungere informazioni o rispondere alle domande. Solo alla fine della lettura di tutti i segmenti della seduta, il presenter potrà fornire tutte queste informazioni e dare a sua volta qualche rimando.
Il paradosso di questo nuovo metodo di supervisione è che senza sapere, in realtà si scoprono tante cose e tanti pensieri non pensati in seduta trovano i pensatori.
Vedrete come le varie parti del campo terapeutico trovano accoglienza tra i diversi partecipanti e come l’interazione anche minima assume, o meglio ritrova, significatività! Si tratta di affidarsi e fare un salto
nell’ignoto, ma in fondo lo facciamo tutti i giorni con i nostri pazienti…Credo che potremmo uscirne come terapeuti migliori!
Dott.ssa Simona Daneo
Bibliografia di riferimento
Faimberg, H. (1981). L’ascolto dell’ascolto. Ascoltando tre generazioni.
Norman, J., & Salomonsson, B. (2005). ‘Weaving thoughts’ A method for presenting and commenting psychoanalytic case material in a peer group. The International Journal of Psychoanalysis, 86(5), 1281-1298.
Per Informazioni e Iscrizioni contatta il Centro di Psicologia di Torino Bonzanigo 11
Se sei interessato ad avere informazioni ed iscriverti puoi contattare il nostro Centro con sede a Torino tramite l’ indirizzo di posta elettronica.
Il Gruppo prevede un massimo di otto partecipanti già in possesso di specializzazione in psicoterapia.
Il costo è di 40 euro a serata
La prima supervisione sarà il giorno 24/10/2023 dalle ore 20.30 alle ore 22.00.